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Italia sempre più a rischio alluvioni: in 14 anni 684 allagamenti e 86 frane, 166 esondazioni fluviali

Report dell’associazione ambientalista: in questi anni Sicilia, Lazio, Lombardia, Emilia-Romagna le regioni più colpite dagli allagamenti. Tra le grandi città Roma, Agrigento, Palermo, Genova e Napoli
 

di Andrea Carli

Una veduta aerea di Selva Malvezzi (BO) nei pressi del Ponte della Motta, crollato a causa dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna nel maggio 2023 (foto Ansa

2' di lettura

L’Italia è sempre più soggetta ad alluvioni e piogge intense, e sempre più fragile e impreparata di fronte alla crisi climatica. L’Osservatorio Città Clima di Legambiente ha registrato negli ultimi 14 anni (dal 2010 al 31 ottobre 2023) 684 allagamenti da piogge intense, 166 esondazioni fluviali e 86 frane sempre dovute a piogge intense, che rappresentano il 49,1% degli eventi totali registrati. Questi dati sono contenuti nel “Rapporto Città Clima 2023 Speciale Alluvioni”, presentato oggi, lunedì 27 novembre, a pochi giorni dell’apertura della COP28 sul clima a Dubai.

Sicilia, Lazio, Lombardia, Emilia-Romagna le regioni più colpite dagli allagamenti

In questi 14 anni, le regioni più colpite per allagamenti da piogge intense sono state: la Sicilia, con 86 casi, seguita da Lazio (72), Lombardia (66), Emilia-Romagna (59), Campania e Puglia (entrambe con 49 eventi), Toscana (48). Per le esondazioni fluviali al primo posto la Lombardia con 30 casi, seguita dall’Emilia-Romagna con 25 e dalla Sicilia con 18 eventi. Va segnalato anche il numero di frane da piogge intense che hanno provocato danni in particolare in Lombardia (12), Liguria (11), Calabria e Sicilia (entrambe con 9 eventi).

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Tra le grandi città interessate Roma, Agrigento, Palermo, Genova e Napoli

Ad andare in sofferenza sono soprattutto le grandi città: in prima fila Roma, dove si sono verificati 49 allagamenti da piogge intense, Bari con 21, Agrigento, con 15, Palermo con 12, Ancona, Genova e Napoli con 10 casi. Per le esondazioni fluviali spicca Milano, con almeno 20 esondazioni dei fiumi Seveso e Lambro in questi anni, di cui l’ultima a fine ottobre; seguono Sciacca (AG) con 4, Genova e Senigallia (AN) con 3.

Italia a elevato rischio idrogeologico

L’Italia, mette in evidenza il report, è un gigante dai piedi d’argilla e ad elevato rischio idrogeologico con 1,3 milioni di persone che vivono in aree definite a elevato rischio di frane e smottamenti e oltre 6,8 milioni di persone sono a rischio medio o alto di alluvione (dati Ispra). Dal punto di vista economico, ricorda Legambiente, il Paese ha speso dal 2013 al 2023, oltre 13,8 miliardi di euro in fondi per la gestione delle emergenze meteo-climatiche (dati Protezione civile).

Legambiente: governo dimezza le risorse contro il dissesto idrogeologico

L’associazione ambientalista segnale che, nonostante tutto ciò, il Governo Meloni nel rimodulare il Pnrr ha scelto di dimezzare le somme destinate a contrastare il dissesto idrogeologico, passate a livello nazionale da 2,49 miliardi a 1,203 miliardi, in un Paese dove si sono spesi in media oltre 1,25 miliardi/anno per la gestione delle emergenze, mentre dal 1999 al 2022, per la prevenzione del rischio, sono stati ultimati 7.993 lavori per un importo medio di 0,186 miliardi/anno (fonte Rendis- Ispra).

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